Inserito nel contesto di un più ampio progetto, che prevede la demo-ricostruzione di 192 edifici scolastici su tutto il territorio nazionale, il progetto prevede la rigenerazione Urbana di un Borgo sito nei pressi del comune di Ascoli Satriano, mediante la riqualificazione del precedente plesso scolastico per insediare una scuola materna di 3 sezioni e 5 sezioni di scuola elementare. La scuola viene vista come un centro civico che funge da perno su cui costruire la comunità locale, ospitando non solo funzioni didattiche, ma divenendo uno spazio aperto dove aggregare attività, iniziative ed individui. Per questo il progetto parte dal ridisegno della piazzale esterno per trasformarlo in un area attrezzata, fruibile durante tutto l'arco della giornata. Un nuova agorà dove svolgere attività collettive con il fine di divenire elemento di coesione sociale e di integrazione.
Da un punto di vista architettonico il progetto ricompone il fronte sud dell'edificio, prospiciente la piazza di accesso, proponendo un elemento della tradizione architettonica mediterranea, ovvero il portico. Questo viene reinterpretato in chiave contemporanea attraverso l'uso di tecnologie parametriche e la creazione di una facciata solar responsive, in grado di schermare più o meno le vetrate in base alla posizione del sole durante le ore della giornata. La sua efficienza viene testata attraverso strumenti di analisi che determinano la quantità di luce e energia entranti in ambiente, con il fine di regolare i consumi ed il confort si visivo, che termico interno.
Esigenze architettoniche e compositive si fondono nell'elemento del portico, che si rifà alla teorie di apprendimento elaborate da Bruno Munari. Per Munari esistono delle varianti cognitive che stimolano la creatività del bambino attraverso la comprensione della forma, dell'opacità, della trasparenza e della scala. Elementi che vengono accolti dal disegno geometrico della facciata e della piazza e che fungono da elemento pedagogico per gli utenti scolastici, con l' intento di accompagnare la crescita interiore del bambino, approcciando il pensiero Steineriano.
Anche lo spazio interno viene pensato in modo da garantire una molteplicità di usi e di adattarsi ai bisogni della comunità locale. L'inserimento di pareti mobili permette l'integrazione degli spazi in aree più grandi e di implementare attività differenti da quelle propriamente didattiche, quali mostre, convegni, riunioni, workshop. Allo stesso tempo l'adattabilità e flessibilità dello spazio interno è funzionale al soddisfare le molteplici esigenze della comunità scolastica, che potranno presentarsi nel tempo a causa di cambiamenti delle condizioni al contorno.
Bottega di Architettura Contemporanea
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